lunedì 6 ottobre 2008

Trasferito.


Sali sali sali ...

venerdì 30 maggio 2008

Irritante


Temo di essere irritante quando si parla di "tecnologia". Non lo so, ma è un'impressione che mi faccio da solo quando, a lavoro, si intraprendono dei discorsi riguardanti gli argomenti più disparati legati alla tecnologia.

Il punto è che negli ultimi anni se c'è una cosa in cui sono stato costante è stata proprio quella di informarmi e provare. Ho provato di tutto, perciò quando si parla di qualcosa, mi viene da esprimere un parere, o peggio, mi viene da aggiungere un pezzettino di informazione ai discorsi. Non so se questa cosa venga recepita nel senso giusto, ma ho paura che non sia così.

Ho costantemente paura di passare da sborone (vedi post sotto).

giovedì 29 maggio 2008

Magia

Devo capire una cosa. Qual è esattamente il motivo per cui, ogni impresa nella quale mi cimento negli ultimi anni è un'impresa che prima reputavo totalmente al di fuori delle mie capacità?

No, non è un atto di sboroneria subdola. E' una domanda onesta. Ogni cazzo di volta penso "nooo, questo non lo potrò MAI fare!!" e alla fine per un motivo o l'altro, mi ci trovo in mezzo.


Oltre allo stress che questa situazione sottintende, ci sono altri aspetti negativi: ad esempio, citando Arthir C. Clarke:



Any sufficiently advanced technology is indistinguishable from magic.



Ovvero, sebbene il fascino della conoscenza sia altamente seduttivo, la conoscenza stessa distrugge la fantasia - per definizione. Vale però un altro principio: più conosci, più hai su cui fantastiscare.
La situazione, quindi, dovrebbe essere equilibrata dalle due componenti. In realtà succede qualcosa di ancora differente (questo per chi mi diceva che ragiono in bianco e in nero):

piano piano tutte le tue fantasie vengono distrutte da tutta una serie di spiegazioni scientifiche che sai dare agli eventi e, mentre da un lato rimani di stucco pensando a come cavolo sia possibile che quella lampadina si accenda nonostante tutte le spiegazioni scientifiche che hai studiato, dall'altro rimani totalmente incantato dalla coerenza della realtà... e cominci a credere. Credere in qualcosa quantomeno.

Inoltre hai sempre più materiale che alimenta altri tipi di fantasie, del tipo: ora posso FARE. E mentre prima il FARE era una dimensione quasi proibita, adesso diventi uno che FA. E la cosa ti fa svegliare ogni mattina con più voglia di FARE. Finchè poi, un giorno (che non è ancora arrivato) ti sveglierai cosciente di tutto quello che hai creato/puoi creare e capirai che le cose importanti in realtà erano tutte quelle che non riguardavano la tua fantasia. Una sorta di labirintite dalla quale puoi uscire fuori, se sei fortunato, prima di tirare le cuoia.

domenica 20 aprile 2008

La piramide rovesciata




Non è un post metafisico/sociale/o in qualche modo impegnato, come invece ci si potrebbe aspettare dal titolo.

E' un progetto architettonico.

Ho scoperto di essere proprietario unico di un vasto appezzamento di terra in Scozia.

Sinceramente la cosa all'inizio mi ha quasi sconvolto, ma adesso comincio a metabolizzare l'evento e non posso fare a meno di pensare che questa cosa condizionerà la mia vita e le mie scelte nei giorni a venire.

L'unica cosa che non mi piace è di avere dei vicini di casa che non conosco: due olandesi, uno inglese, uno svedese e uno delle Bahamas ... e ne devono arrivare altri tre.

Stasera mi hanno regalato una bottiglia di Laphroaig, ed ho scoperto di avere quindi un "piede quadrato" (quasi un decimetro quadro) dell'isola di Islay, vicino alla distilleria del whisky in questione. Beh all'interno della bottiglia c'erano le istruzioni per avere questo vastissimo appezzamento di terreno; istruzioni che ho ovviamente seguito.

Potrei costruirci una casa a forma di piramide rovesciata e trasferirmi la.

giovedì 20 marzo 2008

Chi eri nella tua vita precedente ? - Part 2




In a Past Life...



You Were: A Banished Assassin.

Where You Lived: Germany.

How You Died: Buried alive.



Ero sicuro che fare il programmatore era una condanna per qualcosa, ma non capivo cosa .... :P

lunedì 17 marzo 2008

Uroboros



E' un periodo.
Intendo, un periodo un po' strano. Sono troppo nervoso. Ma non quel nervoso che ti fa saltare alla giugulare di uno sfortunato interlocutore. Un nervoso paranoico.

Sono costantemente in allarme per qualsiasi cosa. Se suona il telefono mi domando che brutte notizie mi aspettano, se suona il citofono salto sulla sedia, se lascio il lavoro e la nuova funzione che ho scritto non è stabile continuo a pensarci fino al giorno dopo. Fortunatamente la maggior parte delle volte maschero il tutto nascondendolo tra le viscere o peggio calmandomi con del Lagavulin del post di cui sotto. Sfortunatamente sta cosa non sta passando.

E' vero: ci sono delle porte aperte che aspettano di essere chiuse. Come è anche vero che sono sempre stato un tipo "paranoico" ma di rado lo faccio notare (o almeno credo).

Però non saprei, questo periodo mi sento anche più preoccupato del solito.
Analizzando i miei attuali problemi:

- due esami che non ho voglia di fare per prendere questo tanto agognato pezzettino di carta
- la chiusura di un progetto al quale lavoro da un anno e mezzo e del quale sono l'unico responsabile
- cercare una casa in affitto con la mia ragazza (e il problema sta solo nel "trovare" una casa in affitto che mi piaccia e costi il giusto. Non sta assolutamente nel fatto di andare a vivere da solo con la mia ragazza, anzi)
- l'affidamento di un ruolo di estrema responsabilità a lavoro, da iniziare dopo la conclusione di questo progetto. Decisione basata solamente sul fatto che il mio capo ha parlato con me e "gli sono piaciuto", ma non ha mai analizzato quanto ho fatto in passato. In pratica: paura di deluderlo (ed essendo una persona che stimo moltissimo, questa cosa pesa)

Ok. Non è roba da poco, lo riconosco. E andando a scavare sono anche tutte cose positive. Ma è proprio questo il punto: credo di essere al limite della pressione che sono in grado di sopportare.

Ci sono due punti che vanno evidenziati della mia personalità per poter venire a capo del problema vero e proprio:

- Do il meglio di me stesso quando sono sotto pressione, il che è positivo per i risultati, ma distruttivo per me.

- Mi sento in colpa con me stesso per non essere riuscito, in passato, a dimostrare quanto pensavo di valere, spesso per pigrizia. Discorso che si applica maggiormente all'ambito scolastico in senso lato. Credo che ora quindi mi voglia riscattare.

Unendo i due punti e la considerazione sulla mia sopportazione di cui sopra, viene un quadro piuttosto spaventoso: voglio cercare di "rimediare" a quello di cui mi sento in colpa di non aver fatto e quindi mi "drogo" di pressione. Ma la stessa pressione mi corrode e mi alzo alle 3 di notte perchè non riesco a prendere sonno, causando alla lunga meno lucidità e meno abilità in campo lavorativo.

La soluzione? Semplice: rinunciare a questo arrivismo esistenziale e dormire sonni tranquilli, che però mi renderebbe in colpa con me stesso perchè non sentirei di "adempiere" al mio "dovere".

La soluzione vera? Avere pazienza e prendere melatonina finchè non comincio a chiudere qualche porta. Nel frattempo cercare di razionalizzare il tutto scrivendo. Cosa che mi ha appena rilassato.

sabato 15 marzo 2008

Lagavulin


Se non avete mai bevuto il Lagavulin, non avete mai bevuto whisky.

Ok, allargo il tiro: se non avete mai bevuto whisky dell'isola di Islay, non avete mai bevuto del whisky.

Non che mi consideri un intenditore e nemmeno uno dal palato fino, ma onestamente sta roba non ha paragoni con tutto il resto che ho provato. E chi mi conosce sa che non ne ho provati pochi :P

giovedì 21 febbraio 2008

Technocracy + Economy = ?


Non mi viene in mente nulla che rappresenti meglio il modo in cui ci propinano tecnologia.

martedì 12 febbraio 2008

Future



"It is said that in every age, there is one single event that forever changes the world around us. A nexus if you will."

"It is said that the future is always born in pain. The history of war is the history of pain. If we are wise, what is born of that pain, matures into the promise of a better world. Because we learn that we can no longer afford the mistakes of the past."

"But in the pain of that war, a future was born. A future that would one day have a name whispered on a hundred worlds. The final refuge for dreams. And our last, best hope for peace. Babylon 5."

Vi auguro di vedere Babylon 5, un giorno.

domenica 10 febbraio 2008

Smontare una finestra




Ne parlavo con Fabrizio e Davide qualche tempo fa: sul sito dell' associazione per i diritti dei consumatori ci sono le istruzioni con tanto di modulo per ottenere il rimborso del costo di Windows incluso nell'acquisto di un computer.

Per chiarire, non è che sia anti-microsoft / pro-linux, o per lo meno, non lo sono in particolar modo.

Semplicemente mi piace scegliere da solo e detesto che siano gli altri a scegliere per me.

Se poi qualcuno volesse promuovere l'iniziativa "Convinci Steve Jobs a rendere pienamente legale l'installazione di OSX su architettura non contenuta in un case apple, ma assolutamente compatibile", non esistate a contattarmi.

Nel frattempo, se non avete nulla da fare datevi alla lettura di qualcosa di interessante.